mercoledì 22 marzo 2023

Musica e liturgia in Italia tra Sei e Settecento - Convegno internazionale di studi, Bologna 21-22 aprile 2023

Immagine: Giovanni Paolo Panini (1692 ca. - 1765), Consacrazione episcopale
del cardinale Carlo Rezzonico nella basilica dei SS. XII Apostoli, Roma 19 marzo 1743
 (particolare)


All’inizio del 1753 padre Giambattista Martini lasciò il convento bolognese di S. Francesco per recarsi a Roma: il ministro generale dell’Ordine dei minori conventuali lo aveva richiesto per predisporre e dirigere le musiche per il triduo di beatificazione di Giuseppe da Copertino. Le celebrazioni si svolsero il 6, 7 e 8 maggio di quell’anno nella basilica francescana dei SS. XII Apostoli e consistettero in tre messe e tre vespri; le musiche di Martini ottennero un notevole successo, tant’è che nell’autunno il papa Benedetto XIV gli offrì ufficiosamente il posto di coadiutore al magistero della cappella di S. Pietro in Vaticano. In via altrettanto ufficiosa, il Francescano tuttavia non accettò la proposta, preferendo la tranquillità del convento bolognese per dedicarsi agli studi.

In vista del compito che lo attendeva a Roma, lontano dal contesto abituale, Martini aveva anzitutto chiesto informazioni dettagliate circa la prassi della musica sacra nella città papale a Girolamo Chiti, maestro di cappella in S. Giovanni in Laterano e profondo conoscitore della musica del suo tempo: lo testimoniano le numerose lettere sull’argomento intercorse fra i due musicisti. Per soddisfare appieno le aspettative della committenza, Martini aveva inoltre ottenuto di poter arrivare a Roma con qualche mese d’anticipo sulla data delle celebrazioni, al fine di avere una conoscenza diretta dello stile e delle consuetudini in uso.
Gli scrupoli che padre Martini nutriva erano dovuti non solo alle circostanze eccezionali che lo avrebbero portato a confrontarsi con una concorrenza musicale agguerritissima e a sottoporsi al giudizio di personalità assai competenti, ma anche alla consapevolezza che, a seconda dei luoghi e delle occasioni, la musica impiegata nella liturgia rispondeva a una molteplicità di tradizioni e stili. Le cause di ciò sono da ricercare non tanto nella geografia assai frastagliata dell’Italia del tempo – il caso di Roma e Bologna, accomunate dal punto di vista politico ma non da quello musicale, è emblematico –, quanto piuttosto nelle consuetudini locali che davano forma alla musica destinata alla liturgia.
L’esperienza romana di padre Martini induce ad avviare una riflessione su alcuni temi legati alla musica in rapporto alla liturgia in Italia nel Seicento e nel Settecento, e a porsi alcune domande: quali erano gli stili musicali praticati e le tradizioni cui essi rispondevano? in che misura essi risentivano delle consuetudini locali? qual era il ruolo dell’apparato cerimoniale nella definizione e nella fisionomia delle musiche da impiegare nelle celebrazioni? in che modo gli spazi cui le musiche erano destinate giocavano un loro ruolo?


Programma

venerdì 21 aprile

ore 14.30 - saluti

ore 15 - I sessione
presiede Elisabetta Pasquini (Bologna)
Umberto Cerini (Firenze), Musica a Firenze in S. Lorenzo e in S. Maria del Fiore durante il granducato di Cosimo III: singole circostanze e consuetudini diffuse
Matteo Marni (Milano), Mottetti sacri nella Milano della seconda metà del XVIII secolo
Davide Mingozzi (Bologna), Cerimoniale e musica per le incoronazioni dogali nella Genova di fine Settecento
pausa caffè

ore 17 - II sessione
presiede Paola Besutti (Teramo)
Claudio Bacciagaluppi (Berna), Varcando i confini: Giovanni Battista Beria in Engadina
Luigi Collarile (Berna), Prospettive d’ascolto di un benedettino svizzero in Italia (1748-1749)
Carlo Vitali (Bologna); «Musica ecclesiastica antica, innocente, chiara e divota»: padre Soler scrive a padre Martini

sabato 22 aprile

ore 9.30 - III sessione
presiede Francesco Lora (Siena)
Gabriele Taschetti (Padova), La musica della Veneranda Compagnia del Ss. Rosario di Pavia nei primi decenni del Seicento
Ilaria Contesotto (Bologna), «Ad hora della musica»: musica, liturgia e controllo nella Venezia di fine Seicento
Ilaria Grippaudo (Palermo), Lo spettacolo claustrale. Musica, spazio e liturgia nei monasteri femminili palermitani
pausa caffè

ore 11.30 - IV sessione
presiede Claudio Bacciagaluppi (Berna)
Galliano Ciliberti (Monopoli, Bari), “Cantare il Vangelo”. L’impiego liturgico dei dialoghi in latino nella Roma del Seicento
Daniele Sabaino (Pavia-Cremona), Il mottetto a voce sola nel secolo XVII come genere liturgico: alcune osservazioni a partire dai testi intonati
Paola Besutti (Teramo), La musica liturgica e le accademie nel Settecento: dibattiti e ibridazioni fra ritualità sacre e civili
pausa pranzo

ore 14.30 - V sessione
presiede Daniele Sabaino (Pavia-Cremona)
Jeffrey Kurtzman (St. Louis), Il “Duo Seraphim” di Monteverdi e il ruolo dei mottetti nella liturgia post-tridentina
Marina Toffetti (Padova), «Da pochi intese e conosciute»: sulla genesi di una nuova consapevolezza stilistica nella musica sacra milanese del primo Seicento
Mariateresa Dellaborra (Milano), Dalla parte del teorico: stili e tradizioni musicali a confronto
pausa caffè

ore 16.30 - VI sessione
presiede Lucio Tufano (Palermo)
Luca Benedetti (Pavia-Cremona), Sotto la cappa di san Martino: Alzano Lombardo in età moderna
Olga Laudonia (Cosenza), Vedere, contemplare, toccare, annunciare: la pastorale organistica nella Napoli barocca tra tradizione popolare e prassi liturgica
Margherita Canale Degrassi (Trieste), Musica strumentale nelle liturgie della basilica di S. Antonio a Padova nel Settecento

Comitato scientifico
Elisabetta Pasquini (Bologna)
Claudio Bacciagaluppi (Berna)
Francesco Lora (Siena)
Arnaldo Morelli (L’Aquila)
Lucio Tufano (Palermo)


Con il patrocinio di:
Dicastero pontificio per la Cultura e la Comunicazione
Regione Emilia-Romagna
Comune di Bologna
Bologna Unesco City of Music
Arcidiocesi di Bologna
Alma Mater Studiorum Università di Bologna-Dipartimento delle Arti
Pontificio Istituto di Musica Sacra
Società Italiana di Musicologia
Accademia Filarmonica di Bologna
Conservatorio di Musica "G. B. Martini" di Bologna

In collaborazione con:
Bologna Musei-Museo internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna

Con il contributo di:
Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali

Si ringrazia
Banca di Bologna



In occasione del convegno, viene offerto alla città e ai convegnisti un concerto per soli, coro e orchestra affidato alla direzione di Alessandro Quarta, uno dei nomi di maggior spicco nel panorama discografico internazionale.
Il programma si concentra su alcune musiche composte e dirette da padre Giambattista Martini in occasione del triduo romano di beatificazione di Giuseppe da Copertino nel 1753. È l’occasione per apprezzare alcune composizioni solenni e raramente eseguite per via dell’organico richiesto, estremamente fastoso, ma nelle quali si condensa l’impegno compositivo di tanti maestri di cappella del Sei-Settecento, tra cui appunto Martini.

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