martedì 20 maggio 2025

DIMENTICARE. COME AVVIENE IL FUTURO - ciclo di incontri (anno V) a cura di Francesco Santi


DIMENTICARE. 
COME AVVIENE IL FUTURO
ciclo di incontri (anno V)
a cura di Francesco Santi (Università di Bologna)

con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Arcidiocesi di Bologna, Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna; grazie a Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali

Biblioteca San Francesco Bologna, ore 17
(ingresso dalla omonima Piazza, a destra della facciata della Basilica)

venerdì 30 maggio 2025
Emore Paoli (Università per Stranieri di Perugia)
Memorie di uno smemorato. L'esperienza di Francesco d'Assisi

lunedì 9 giugno 2025
Irene Zavattero (Università di Trento)
Il prezzo della libertà. Dimenticare l'inclinazione naturale al bene nella filosofia dell’ultimo Medioevo

lunedì 16 giugno 2025
Roberto Gamberini (Università di Cassino)
Il Medioevo latino insegna a dimenticare per capire il futuro? Il caso del secolo XII

Nel racconto della conversione sua e dei suoi primi compagni, Francesco d’Assisi dichiara che «nemo ostendebat mihi quod deberem facerem» (Test. 14). Siamo all’inizio del secolo XIII e con questa frase Francesco pare essersi dimenticato di Agostino e di Benedetto, di Anselmo, di Bernardo e di tutta la tradizione cristiana che lo aveva preceduto. Nella sua dimenticanza doveva aprirsi una nuova stagione della storia spirituale degli uomini: dimenticare fu dunque necessario per creare lo spazio in cui si inventò il futuro? È un nuovo amore che fa dimenticare tutto il resto? Comprendere la storia, in particolare quella del Medioevo, vuol dire forse imparare a scoprirla maestra di un’ars oblivialis nella quale - invece che le fonti – dovremmo ricercare la dimenticanza, il travisamento, l’arbitraria interpretazione di quanto era stato fino a quel momento elaborato. Si poté essere veri poeti e veri filosofi soltanto distraendosi da tutto quanto insegnavano le scuole? Forse più che nani sulle spalle di giganti, i grandi inventori di cui il Medioevo latino è pieno sono semplicemente nani che rosicchiando le zampe dei giganti li hanno fatti crollare o fuggire, per avere finalmente libero l’orizzonte e poter vedere nuove cose, posti in alto solo dalla loro davidica destrezza, sulle spalle di giganti finalmente atterrati. Difficile è pensare così passato e futuro, nel tempo in cui la dimenticanza sembra essere resa impossibile dalle macchine? è necessario pensarli così, proprio oggi, mentre constatiamo la dimenticanza di ciò che era sembrato indimenticabile? 
Il ciclo di conferenze della sezione storia del francescanesimo dell’Officina San Francesco Bologna è un invito a ragionare e discutere su questi interrogativi.

Per info
sanfrancescobologna.biblioteca@gmail.com

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