mercoledì 19 aprile 2023

Moltitudini. Francesco, i frati e l'umanità. Ciclo di incontri

La Sezione sulla storia del francescanesimo dell'Officina San Francesco Bologna (coordinata da Francesco Santi dell'Università di Bologna) promuove nel 2023 un ciclo di incontri sul tema Moltitudini. Francesco, i frati e l'umanità. 

Ezio Franceschini – fondatore in Italia degli studi dedicati alla Filologia e alla letteratura latina medievale - scrisse che il secolo XIII poteva essere qualificato come il secolo dell’erudizione. In effetti, in questo tempo si scrivono enciclopedie, si raccolgono grandi collezioni di testi ed enormi summe, in ogni campo del sapere; sono scritture massicce e massicciamente diffuse nelle tradizioni manoscritte, volte alla storia, alla natura e alle forme della vita sociale. Vale la pena notare che la forza che muove questa letteratura proviene dall’intuizione delle moltitudini, la nuova grande scoperta storica in questa fase dell’autocoscienza medievale: salgono sulla scena moltitudini di creature, moltitudini di forme di vita e soprattutto, moltitudini di uomini, che desiderano conoscere e comunicare. Francesco d’Assisi, che è stato definito mistico tra la folla, è forse il padre di questa nuovo sguardo, nella cui luce entrano in scena attori nuovi della vita storica, intellettuale e spirituale. Sappiamo bene che si tratta di moltitudini di dimensioni esigue rispetto a quelle che la modernità conoscerà, ma non dobbiamo sorridere di questo alzarsi dello sguardo, perché proprio dagli spiragli che esso crea deriviamo forse il desiderio e la consapevolezza di dare un volto alle moltitudini, di coglierle come fatte di persone e di dignità. La storiografia ha già toccato questi aspetti: questo – per esempio - è uno dei sensi accettabili e importanti del libro di Jacques Le Goff sul Purgatorio: il Purgatorio corrisponde all’invenzione della moltitudine formata da persone che si sentano portatrici di un futuro assoluto, nonostante la loro debolezza, nonostante l’apparente ordinarietà della loro esperienza. I tre interventi proposti concretizzano alcune delle piste di ricerca e di comprensione che il tema apre e soprattutto, dando consistenza a un titolo, vogliono sollecitare un dibattito che aiuti a comprendere quello che dobbiamo al Medioevo latino.


Gli incontri si tengono presso la Biblioteca San Francesco di Bologna con ingresso dall'omonima Piazza (a destra della facciata della Basilica), alle ore 17.30, secondo il seguente programma:

28 aprile
Roberto Gamberini (Università di Cassino)
Moltitudini e solitudine: Eremiti e folle tra i secoli XII e XIII

5 maggio
Pietro Delcorno (Università di Bologna)
Predicatori e moltitudini: dare un volto alla folla (sec. XIII-XIV)

12 maggio
Pietro Silanos (Università di Bologna)
Moltitudini di popoli, identità e alterità nel primo secolo di missioni francescane (sec. XIII)

Il ciclo gode del patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna, dell'Arcidiocesi di Bologna, del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. Per la sua realizzazione si ringrazia la Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali e la Banca di Bologna.

Immagine: Oskar Laske (1874 – 1951), Fischpredigt, 1914, litografia a colori, cm 47,4 x 57,7, Vienna, Wien Museum, inv. 227809 (particolare).

mercoledì 12 aprile 2023

Premio internazionale di musicologia "Padre Albino Varotti"

In vista del centenario della nascita del Padre Albino Varotti (Volano di Codigoro, 13 maggio 1925 – Castel Bolognese, 18 gennaio 2018), frate minore conventuale, musicista e compositore, la Sezione musica "Giambattista Martini" dell'Officina San Francesco Bologna, promuove una ricerca musicologica riguardante la sua figura e la sua opera.
Il premio è patrocinato da: Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali; Capitolo della Chiesa Cattedrale di S. Rufino-Assisi; Dipartimento delle Arti dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna; Pontificio Istituto di Musica Sacra; Società Italiana di Musicologia, Accademia Filarmonica di Bologna; Centro Studi Antoniani-Corpus Musicum Franciscanum.


BANDO DI CONCORSO

1. L’Officina San Francesco Bologna, promossa della omonima Biblioteca (attività della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali) bandisce il premio “Padre Albino Varotti”, da assegnarsi a uno studioso italiano o straniero per lo svolgimento
di un progetto di ricerca musicologica riguardante la figura e l’opera di Albino Varotti. La ricerca dovrà concludersi con la presentazione di uno studio monografico inedito che verrà pubblicato nella collana online «Quaderni di “Artes – Rivista di arte, letteratura e musica dell’Officina San Francesco Bologna”».

2. Il Premio ammonta a € 3.000,00; esso è indivisibile e potrà non essere assegnato in mancanza di un progetto di ricerca che ne soddisfi requisiti e le aspettative. Il Premio sarà corrisposto al termine della ricerca, dopo la consegna del lavoro ultimato e in seguito all’approvazione dello stesso da parte della Commissione giudicatrice.

3. Il bando è rivolto ai candidati in possesso di un diploma di laurea magistrale (o titoli equipollenti) che abbiano discusso un elaborato di tesi di soggetto musicologico. Per partecipare al bando, ciascun candidato dovrà presentare un progetto di ricerca accompagnato dal proprio curriculum scientifico; nella lettera di accompagnamento dovranno essere indicati i dati anagrafici e i recapiti del candidato. Nel progetto il candidato dovrà specificare non solo gli argomenti che saranno sviluppati durante la ricerca, ma anche i materiali dei quali si avvarrà nella ricerca stessa. Le domande di partecipazione potranno essere inviate via posta (in carta libera) o via e-mail, rispettivamente indirizzate all’Officina San Francesco Bologna, piazza Malpighi 9, 40123 Bologna, o a sanfrancescobologna.biblioteca@gmail.com. Esse dovranno pervenire entro e non oltre il 1° luglio 2023 (non farà fede il timbro postale). L’Officina darà comunicazione del progetto prescelto entro il 31 luglio 2023.

4. La Commissione giudicatrice sarà presieduta da fra Maurizio Bazzoni, direttore della Biblioteca San Francesco Bologna, e sarà composta dal prof. Loris Azzaroni, presidente dell’Accademia Filarmonica di Bologna, dalla prof. Elisabetta Pasquini e dal dott. Francesco Lora, rispettivamente coordinatrice e membro della Sezione musica “Padre Giambattista Martini” dell’Officina San Francesco Bologna. La Commissione ha competenza circa l’individuazione del progetto e circa gli indirizzi della ricerca.

5. La ricerca si articolerà in due anni. Al termine del primo anno, il candidato prescelto dovrà presentare una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori; al termine del secondo anno, quindi entro e non oltre il 31 luglio 2025, il candidato dovrà sottoporre l’elaborato nella sua veste definitiva all’approvazione della Commissione. Eventuali e limitate proroghe potranno essere concesse a insindacabile giudizio della Commissione. All’atto della scelta del progetto, l’Officina San Francesco Bologna verserà al candidato un anticipo del Premio pari al 20%. La Commissione giudicatrice di cui all’art. 4 del presente bando ha facoltà di concedere acconti intermedi fino ad un massimo del 50% del Premio, a seguito di motivata e documentata richiesta. Il saldo del Premio sarà versato dall’Officina San Francesco Bologna alla consegna dell’elaborato pronto per la pubblicazione, una volta acquisito il parere favorevole e insindacabile della Commissione. Nel caso in cui l’elaborato non ottenga un giudizio positivo o non siano rispettati i tempi di consegna, senza alcun ulteriore preavviso il candidato prescelto non sarà nominato vincitore, il Premio non sarà attribuito e il saldo non verrà corrisposto.

6. Nel valutare le domande, la Commissione giudicatrice terrà conto, in ordine di importanza, dell’originalità della proposta di ricerca; della possibilità di realizzazione del progetto entro i limiti cronologici imposti dal bando; della qualificazione scientifica del proponente.

Il logo del centenario della nascita del Padre Albino Varotti riprende un "segno" da lui coniato e che Aurelio Samorì così descrive: «L'uccellino (che si può ritenere un simbolo francescano) con cui [Padre Albino] ha siglato varie sue partiture è un insieme di segni musicali. La testina è formata da un punto coronato (o corona, che prolunga a piacimento la durata della nota); il beccuccio corrisponde al segno utilizzato per indicare una nota "accettata", ovvero più marcata di altre; il dorso-ala è formato dalla f musicale (f= forte come intensità di volume); il ventre: semicurva indicante la "legatura" (le note sopra o sotto quel segno devono essere eseguite legate e non staccate); il diesis sta per i piedini dell'uccellino e il "cresc." (abbreviazione di crescendo dell'intensità sonora) credo si possa intendere quale indicazione "positiva", mentre dimin. (diminuendo) potrebbe considerarsi indicazione "negativa". Quest'ultima è una considerazione del tutto personale».