lunedì 27 marzo 2023

Padre Martini a Roma, 1753. Concerto. Bologna, 21 aprile 2023

Pier Leone Ghezzi, Padre Giambattista Martini dirige una solenne liturgia nella basilica romana dei Santi Apostoli, 1753 (particolare)
Harvard Art Museums/Fogg Museum, Bequest of Meta and Paul J. Sachs, Photo ©President and Fellows of Harvard College, 1965.380


In occasione del convegno internazionale di studi “Musica e liturgia in Italia nel Sei e Settecento” (Bologna, 21-22 aprile 2023), viene offerto alla città e ai convegnisti un concerto per soli, coro e orchestra affidato alla direzione di Alessandro Quarta, uno dei nomi di maggior spicco nel panorama discografico internazionale.
Il programma si concentra su alcune musiche composte e dirette da padre Giambattista Martini in occasione del triduo romano di beatificazione di Giuseppe da Copertino nel 1753. È l’occasione per apprezzare alcune composizioni solenni e raramente eseguite per via dell’organico richiesto, estremamente fastoso, ma nelle quali si condensa l’impegno compositivo di tanti maestri di cappella del Sei-Settecento, tra cui appunto Martini.

Organizzato con il
DAMSLab | La Soffitta - Dipartimento delle Arti dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna

Con il patrocinio di
Dicastero pontificio per la Cultura e la Comunicazione
Regione Emilia-Romagna
Comune di Bologna
Bologna Unesco City of Music
Arcidiocesi di Bologna
Accademia Filarmonica di Bologna
Conservatorio di musica "G. B. Martini" di Bologna
Fondazione Italiana per la Musica Antica

In collaborazione con:
Bologna Musei. Museo internazionale e Biblioteca della Musica
TACTUS

Con il contributo di:
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna
Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali

Si ringrazia:
Banca di Bologna
Illumia

PROGRAMMA

versetto: Deus in adiutorium
Giambattista Martini (1706-1784)
Domine ad adiuvandum in Re maggiore per soli, coro e orchestra
(Roma, 1753)

1. Domine ad adiuvandum - tutti
2. Gloria Patri - aria per Soprano
3. Sicut erat in principio - tutti


antifona: Serve bone et fidelis
Giambattista Martini
Laudate Dominum omnes gentes in Sol maggiore per coro e orchestra
(Roma, 1753)


antifona: Hic vir, despiciens mundum
Giambattista Martini
Magnificat in Do minore per soli, coro e orchestra
(Bologna, 1747)


Giuseppe Torelli (1658-1709)
Sonata in Re maggiore per tromba e orchestra G.1
(Bologna, ca. 1690)

1. Andante
2. Allegro
3. Grave
4. Allegro


Giambattista Martini
Te Deum in Re maggiore per soli, coro e orchestra
(Roma, 1740)

1. Te Deum laudamus - tutti
2. Te gloriosus - aria per Basso
3. Te per orbem terrarum - tutti
4. Te ergo quaesumus - aria per Contralto
5. Ex rege eos - tutti
6. Dignare, Domine - tutti


SOLI

Giulia Bolcato, Carlotta Colombo
- soprani
Chiara Brunello, Maria Giuditta Guglielmi - contralti
Luca Cervoni, Emanuele Petracco - tenori
Mauro Borgioni, Marco Saccardin - bassi


INSIEME CORALE “ECCLESIA NOVA”

Matteo Valbusa - direttore

Carla Conti Guglia, Alice Fraccari, Chiara Galli, Stefania Ligas, Agnese Ligossi,
Morena Modulon, Eleonora Motta, Barbara Perrotta, Agnese Vinco - soprani

Francesca Asmundo, Enrica Balasso, Silvana Boni, Maria Giuditta Guglielmi,
Cristina Menegazzi, Antonella Oliboni, Ilaria Valbusa, Noemi Vinco, 
Stefania Zambelli - contralti

Pierpaolo Benedetti, Michele Cambareri, Stefano Ferrari, Matteo Valbusa,
Gabriele Vinco, Roberto Vinco - tenori

Achille Bezzan, Giacomo Contro, Giovanni Leso, Nicola Alberto Morelato,
Massimo Nasto, Simone Rossini, Marco Rosato Siri, Enrico Totola,
Matteo Tugnoli - bassi


CONCERTO ROMANO

Gabriele Cassone, Simone Amelli - trombe
Gabriele Pro*, Ana Liz Ojeda, Matteo Pizzini - violini I
Sara Meloni, Heriberto Delgado, Isotta Grazzi - violini II
Nicola Sangaletti - viola
Maria Calvo, Federico Toffano - violoncelli
Mario Filippini - contrabbasso
Lorenzo Feder - cembalo
Gabriele Levi - organo
Alberto Macchini - timpani

Alessandro Quarta - direttore


Insieme corale “Ecclesia nova” è nato nell’ottobre 2000 a Bosco Chiesanuova, fondato dal maestro Matteo Valbusa. Il gruppo raccoglie cantori provenienti da tutto il territorio veronese e si avvale di numerose collaborazioni con altri direttori, compositori e musicisti. Ha al suo attivo un repertorio molto esteso che comprende composizioni corali sacre e profane, dalla musica rinascimentale a quella contemporanea, a cappella o con strumenti. Nel 2008 ha vinto il Gran premio al Festival della Coralità veneta, nel 2010 il 2° premio al Concorso nazionale di Vittorio Veneto, nel 2012 il 3° premio al Concorso nazionale Guido d’Arezzo, nel 2018 il 2° premio al Concorso nazionale di Fermo.

Concerto romano dal 2009 si esibisce in Europa e negli Stati Uniti in prestigiosi festival e nei migliori venues (tra i quali, Accademia filarmonica romana, Festival barocco di Roma, Società del Quartetto di Milano, Wiener Konzerthaus, Styriarte, Kölner Philarmonie, Rheingau Musik-Festival, TAM-Herne-WDR, Musikfest Bremen, Händel-Fest di Halle e Göttingen, De Bijloke di Gent, Muziekgebow di Amsterdam, De Singel di Anversa, Boston Early Music Festival, Festival Cervantino di Guanajuato, Mexico).

Alessandro Quarta è direttore e fondatore dell’ensemble vocale e strumentale Concerto romano, dedito alla riscoperta del repertorio romano (e più in generale italiano) dei secoli XVI, XVII e XVIII. Si esibisce regolarmente in Italia, Austria, Germania, BeNeLux, Svizzera, Messico e Stati Uniti; ha ottenuto il Prix Caecilia 2015 per il CD Sacred music for the poor ed il Diapason d’or 2016 per il CD La sete di Christo di Bernardo Pasquini. Come direttore e continuista, ha collaborato tra gli altri con il Boston Early Music Festival Ensemble, il Consortium Carissimi di Minneapolis, il Progetto Syntagma, i Darmstädter Barocksolisten; collabora inoltre con l’Ensemble Blue Heron di Boston, l’Ensemble Voces suaves di Basilea, l’Orchestra barocca nazionale dei Conservatori italiani, l’Ensemble vocal du Luxembourg, l’Arnold Schoenberg Chor di Vienna. È direttore ospite del Teatro dell’Opera di Kiel, dello Staatstheater Darmstadt, del Teatro Comunale “C. Abbado” di Ferrara, della Fondazione “Flavio Vespasiano” di Rieti, dell’Oper Köln. Dal 2019 è docente di musica d’insieme nel Dipartimento di musica antica del Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona. Dal 2007 è docente nei corsi internazionali di musica antica di Urbino della FIMA (Fondazione Italiana per la Musica Antica) e dal 2018 direttore artistico del Festival internazionale Urbino Musica antica. Dal 2022 è presidente della FIMA.

mercoledì 22 marzo 2023

Musica e liturgia in Italia tra Sei e Settecento - Convegno internazionale di studi, Bologna 21-22 aprile 2023

Immagine: Giovanni Paolo Panini (1692 ca. - 1765), Consacrazione episcopale
del cardinale Carlo Rezzonico nella basilica dei SS. XII Apostoli, Roma 19 marzo 1743
 (particolare)


All’inizio del 1753 padre Giambattista Martini lasciò il convento bolognese di S. Francesco per recarsi a Roma: il ministro generale dell’Ordine dei minori conventuali lo aveva richiesto per predisporre e dirigere le musiche per il triduo di beatificazione di Giuseppe da Copertino. Le celebrazioni si svolsero il 6, 7 e 8 maggio di quell’anno nella basilica francescana dei SS. XII Apostoli e consistettero in tre messe e tre vespri; le musiche di Martini ottennero un notevole successo, tant’è che nell’autunno il papa Benedetto XIV gli offrì ufficiosamente il posto di coadiutore al magistero della cappella di S. Pietro in Vaticano. In via altrettanto ufficiosa, il Francescano tuttavia non accettò la proposta, preferendo la tranquillità del convento bolognese per dedicarsi agli studi.

In vista del compito che lo attendeva a Roma, lontano dal contesto abituale, Martini aveva anzitutto chiesto informazioni dettagliate circa la prassi della musica sacra nella città papale a Girolamo Chiti, maestro di cappella in S. Giovanni in Laterano e profondo conoscitore della musica del suo tempo: lo testimoniano le numerose lettere sull’argomento intercorse fra i due musicisti. Per soddisfare appieno le aspettative della committenza, Martini aveva inoltre ottenuto di poter arrivare a Roma con qualche mese d’anticipo sulla data delle celebrazioni, al fine di avere una conoscenza diretta dello stile e delle consuetudini in uso.
Gli scrupoli che padre Martini nutriva erano dovuti non solo alle circostanze eccezionali che lo avrebbero portato a confrontarsi con una concorrenza musicale agguerritissima e a sottoporsi al giudizio di personalità assai competenti, ma anche alla consapevolezza che, a seconda dei luoghi e delle occasioni, la musica impiegata nella liturgia rispondeva a una molteplicità di tradizioni e stili. Le cause di ciò sono da ricercare non tanto nella geografia assai frastagliata dell’Italia del tempo – il caso di Roma e Bologna, accomunate dal punto di vista politico ma non da quello musicale, è emblematico –, quanto piuttosto nelle consuetudini locali che davano forma alla musica destinata alla liturgia.
L’esperienza romana di padre Martini induce ad avviare una riflessione su alcuni temi legati alla musica in rapporto alla liturgia in Italia nel Seicento e nel Settecento, e a porsi alcune domande: quali erano gli stili musicali praticati e le tradizioni cui essi rispondevano? in che misura essi risentivano delle consuetudini locali? qual era il ruolo dell’apparato cerimoniale nella definizione e nella fisionomia delle musiche da impiegare nelle celebrazioni? in che modo gli spazi cui le musiche erano destinate giocavano un loro ruolo?


Programma

venerdì 21 aprile

ore 14.30 - saluti

ore 15 - I sessione
presiede Elisabetta Pasquini (Bologna)
Umberto Cerini (Firenze), Musica a Firenze in S. Lorenzo e in S. Maria del Fiore durante il granducato di Cosimo III: singole circostanze e consuetudini diffuse
Matteo Marni (Milano), Mottetti sacri nella Milano della seconda metà del XVIII secolo
Davide Mingozzi (Bologna), Cerimoniale e musica per le incoronazioni dogali nella Genova di fine Settecento
pausa caffè

ore 17 - II sessione
presiede Paola Besutti (Teramo)
Claudio Bacciagaluppi (Berna), Varcando i confini: Giovanni Battista Beria in Engadina
Luigi Collarile (Berna), Prospettive d’ascolto di un benedettino svizzero in Italia (1748-1749)
Carlo Vitali (Bologna); «Musica ecclesiastica antica, innocente, chiara e divota»: padre Soler scrive a padre Martini

sabato 22 aprile

ore 9.30 - III sessione
presiede Francesco Lora (Siena)
Gabriele Taschetti (Padova), La musica della Veneranda Compagnia del Ss. Rosario di Pavia nei primi decenni del Seicento
Ilaria Contesotto (Bologna), «Ad hora della musica»: musica, liturgia e controllo nella Venezia di fine Seicento
Ilaria Grippaudo (Palermo), Lo spettacolo claustrale. Musica, spazio e liturgia nei monasteri femminili palermitani
pausa caffè

ore 11.30 - IV sessione
presiede Claudio Bacciagaluppi (Berna)
Galliano Ciliberti (Monopoli, Bari), “Cantare il Vangelo”. L’impiego liturgico dei dialoghi in latino nella Roma del Seicento
Daniele Sabaino (Pavia-Cremona), Il mottetto a voce sola nel secolo XVII come genere liturgico: alcune osservazioni a partire dai testi intonati
Paola Besutti (Teramo), La musica liturgica e le accademie nel Settecento: dibattiti e ibridazioni fra ritualità sacre e civili
pausa pranzo

ore 14.30 - V sessione
presiede Daniele Sabaino (Pavia-Cremona)
Jeffrey Kurtzman (St. Louis), Il “Duo Seraphim” di Monteverdi e il ruolo dei mottetti nella liturgia post-tridentina
Marina Toffetti (Padova), «Da pochi intese e conosciute»: sulla genesi di una nuova consapevolezza stilistica nella musica sacra milanese del primo Seicento
Mariateresa Dellaborra (Milano), Dalla parte del teorico: stili e tradizioni musicali a confronto
pausa caffè

ore 16.30 - VI sessione
presiede Lucio Tufano (Palermo)
Luca Benedetti (Pavia-Cremona), Sotto la cappa di san Martino: Alzano Lombardo in età moderna
Olga Laudonia (Cosenza), Vedere, contemplare, toccare, annunciare: la pastorale organistica nella Napoli barocca tra tradizione popolare e prassi liturgica
Margherita Canale Degrassi (Trieste), Musica strumentale nelle liturgie della basilica di S. Antonio a Padova nel Settecento

Comitato scientifico
Elisabetta Pasquini (Bologna)
Claudio Bacciagaluppi (Berna)
Francesco Lora (Siena)
Arnaldo Morelli (L’Aquila)
Lucio Tufano (Palermo)


Con il patrocinio di:
Dicastero pontificio per la Cultura e la Comunicazione
Regione Emilia-Romagna
Comune di Bologna
Bologna Unesco City of Music
Arcidiocesi di Bologna
Alma Mater Studiorum Università di Bologna-Dipartimento delle Arti
Pontificio Istituto di Musica Sacra
Società Italiana di Musicologia
Accademia Filarmonica di Bologna
Conservatorio di Musica "G. B. Martini" di Bologna

In collaborazione con:
Bologna Musei-Museo internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna

Con il contributo di:
Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali

Si ringrazia
Banca di Bologna



In occasione del convegno, viene offerto alla città e ai convegnisti un concerto per soli, coro e orchestra affidato alla direzione di Alessandro Quarta, uno dei nomi di maggior spicco nel panorama discografico internazionale.
Il programma si concentra su alcune musiche composte e dirette da padre Giambattista Martini in occasione del triduo romano di beatificazione di Giuseppe da Copertino nel 1753. È l’occasione per apprezzare alcune composizioni solenni e raramente eseguite per via dell’organico richiesto, estremamente fastoso, ma nelle quali si condensa l’impegno compositivo di tanti maestri di cappella del Sei-Settecento, tra cui appunto Martini.